Gli Americani sanno come far soldi con poco e lo sanno fare bene. Me ne sono accorta durante il soggiorno a New York, quando ho deciso di fare un salto nel vicino New Jersey per partecipare al location tour de “I Soprano” .
Ho passato la giornata tra le strade di Newark e Jersey City, città che non erano di certo al primo posto nella classifica delle ‘cose da vedere in America’. Eppure una visita il New Jersey la merita, non fosse altro per rendere omaggio agli illustri personaggi nati da queste parti. Gente del calibro di Bruce Springsteen, Frank Sinatra, Meryl Streep e lo stesso James Gandolfini, protagonista indimenticato de I Soprano.

Tra le strade di Newark
I SOPRANO – TOUR NEI LUOGHI DELLA SERIE TV
Facciamo un passo indietro. Siamo a New York, è un sabato mattina e sulla 7th Avenue in piena Manhattan, una lunga fila di persone attende di poter salire sull’autobus che li condurrà lungo un insolito giro turistico tra le location della nota serie tv.
Il biglietto costa 52$ ma è possibile risparmiare qualcosina acquistando un pacchetto promozionale come ho fatto io, riuscendo così ad ottenere un dignitoso sconto del 40%.
Sul sito della onlocationtour c’è scritto che se siamo fortunati avremo l’incredibile opportunità di conoscere Joseph R. Gannascoli l’attore che ne I Soprano interpretava il claudicante Vito Spatafore.
I SOPRANO DAL VIVO: VITO SPATAFORE
E che fortuna, Vito c’è!
Non solo, ma è lì con il cofano del suo suv aperto a macinare soldi nel pieno cliché dell’attore -non più attore che si arrabatta come può tra una ‘comparsata’ e un lavoro inventato.
Il buon Vito, come una perfetta macchina da guerra, ha nel bagagliaio dell’auto un’arsenale di targhe autografate, cappelli, T-shirt e portachiavi, per la modica cifra di 20$ a pezzo.
Raschiando nel fondo del barile della mia esaltazione da fan e racimolando un po’ di entusiasmo gli dico che sono italiana e che sono felice di conoscerlo ma al buon Vito pare proprio non interessare nulla di quel che gli sto dicendo. Serio pensa agli affari, poi si mette in posa e da bravo attore navigato sfoggia un sorriso a cinquantacinque denti in attesa dello scatto.
Saluto i miei 20$, glieli porgo, lui spegne il sorriso e avanti il prossimo.

io, Vito Spatafore e il suo SUV carico di gadgets
1° TAPPA DEL TOUR: WOKE UP THIS MORNING
Così come le tasche di Vito anche l’autobus è quasi completamente pieno. Finalmente si parte!
La prima location del tour non poteva che essere il Lincoln Tunnel sotto il fiume Hudson, che connette la città di New York City al New Jersey.
La nostra guida è Marc Baron, fa parte del grande esercito delle comparse dell’industria televisiva americana e in questo telefilm sarà apparso almeno una decina di volte. Mentre l’autobus ci scarrozza lungo le strade anonime a nord del New Jersey, Marc ci racconta mille aneddoti e ci tiene impegnati con un quiz insieme agli altri compagni d’avventura.
Accompagnati dalle note di Woke Up This Morning degli Alabama 3 il nostro viaggio ricalca quello di Tony Soprano nell’iconica sequenza dei titoli di testa quando in auto attraversa proprio questo tunnel, famoso per essere stata la prima costruzione a non aver registrato morti sul lavoro durante la sua edificazione.
Superato il New Jersey Turnpike e lasciata NYC alle spalle il nostro autobus si dirige verso Newark: è un continuo guardare a destra e sinistra in cerca di qualcosa. Da qui si vede ancora la Statua della Libertà, edifici dismessi, industrie, containers, bruttezza sparsa e desolazione industriale a palate.

Il diner con vista sul General Pulaski Skyway dove Chris Moltisanti viene colpito nella seconda stagione
C’è il Newark Port, fortino della famiglia Gambino e il General Pulaski Skyway, un ponte che ha registrato numerose morti sospette tra cui parrebbe esserci anche quella di Jimmy Hoffa. Tutte location presenti nella sigla, studiate al centesimo per disegnare sin dall’inizio il personaggio ingombrante e contraddittorio di Tony Soprano.
Per un fan di questa serie tv tutto è fondamentale ma onestamente molte delle location dove siamo stati portati in pellegrinaggio sono opinabili, direi anzi del tutto inutili.
C’è il Pizzaland, anonima pizzeria diventata improvvisamente celebre grazie ad una veloce apparizione nei titoli di testa del telefilm e poi ancora un edificio abbandonato sotto il ponte Pulaski che nel telefilm è il luogo dove Chris Moltisanti viene raggiunto da una scarica di proiettili nella seconda stagione. Un posto brutto e abbandonato a se stesso: sembrano tutti esaltati tranne me che mi sento un po’ stupida a sentire la guida blaterare, neanche fossimo davanti al Colosseo!

L’esterno del Bada Bing
I SOPRANO TRA EROS E DESOLAZIONE: BADA BING!
Finalmente dopo tanto vagare nei sobborghi del New Jersey eccoci arrivati a Lodi sulla Route 17 in una delle location icona per eccellenza del telefilm: qui dove un coro di ballerine con le tette di fuori accompagnava come un coro greco gli umori del boss e Silvio Dante aka Little Steven – storico chitarrista di Bruce Springsteen – teneva in ordine i conti dell’organizzazione criminale. Eccoci arrivati al Bada Bing!
Un posto in mezzo al nulla, meta preferita dei camionisti del circondario, il Bada Bing che in realtà si chiama Satin Dolls è uno strip club realmente esistente.
Avrete la possibilità di entrare ma non di fare fotografie. Passeggiando intorno al palco vi sembrerà di camminare in un posto che conoscete già perché è ancora esattamente come nel telefilm, ballerine comprese. Anche qui troverete una vetrina ricca di gadgets e fuori al parcheggio potrete scattare tutte le fotografie che vorrete, compresa quella all’insegna.
LA TAPPA FINALE: DON’T STOP BELIEVIN’
Ma il motivo vero per cui io da grande fan de “I Soprano” mi sono imbarcata in questa bizzarra avventura trai luoghi della serie tv è stata certamente la tappa all’Holstein’s Parlor, il locale dove Tony mangia insieme alla sua famiglia “gli anelli di cipolla più buoni dello Stato” nel discusso finale.
All’Holstein’s Parlor potrete per qualche secondo sedervi nello stesso tavolo dove sedeva Tony Soprano, fare una foto accanto al juke box e proprio come lui mangiare anelli di cipolla con in testa la canzone dei Journey – Don’t Stop Believin’.

All’Holsten’s Parlor come Tony Soprano
È a questo punto che ho dimenticato quello strano senso di sconforto dovuto all’assurdità della situazione e con tanta felicità nel cuore mi sono fatta scattare una bella foto da turista al tavolo dell’Holstein: perché ci sono cose che non si possono spiegare, tra queste la magica connessione che si crea tra te e il protagonista inventato di una serie tv sulla mafia italo-americana.
Proporrò questo tour alla mia comare e non scassasse la guallera ? cit zio junior
ahahah!!
Eccomi! Appassionata di serie TV, anzi direi proprio un po’ drogata!
I Soprano però non l’ho ancora vista, rimedierò promesso! 😀
Si, è vero, forse ci si sente un po’ stupidi ad inseguire location e personaggi inventati ma ammettiamolo…è emozionante! Quando ti appassioni di un telefilm, ti affezioni ai personaggi, ai luoghi dove vivono, ai bar dove mangiano, è un po’ come vivere “dentro” la storia per il tempo della serie. Così, ritrovarsi sullo sfondo dei posti che abbiamo sempre visto in TV è troppo emozionante! E’ come tornare bambini e lasciarsi andare alla fantasia 🙂
E’ anche interessante poi vedere come location reali vengono tramutate in set da film, vedere in qualche modo il “dietro le quinte”. Ecco, meno simpatico è magari scoprire che il tuo idolo è antipatico e cafone, però fa tutto parte della dura realtà eheh 😀
Buona serata!!!
Deia
Si, vedere le locations e i dietro le quinte di film e serie tv è un po’ un mio pallino! A NY è stato un ottimo spunto per vedere la città da un punto di vista diverso e infatti il primo articolo per questo blog l’ho dedicato proprio a quello! 😀
Buona serata anche a te
La Mari
Adooooro queste cose, lo sai!! Non ho mai visto I Soprano ma mi hanno detto che è da non perdere… quindi prima o poi mi deciderò a rimediare! Conosco di nome tra l’altro la Onlocationtours, volevo partecipare anche io a un tour dedicato al cinema quando sono andata a New York ma alla fine non ho trovato il tempo. Spettacolo comunque 😀 sarà anche “roba da turisti”, ma a me piace un sacco visitare i luoghi dei film, come dici tu “ci sono cose che non si possono spiegare, tra queste la magica connessione che si crea tra te e il protagonista inventato di una serie tv” 🙂
Secondo me insieme a Six Feet Under è una delle migliori serie televisive di sempre, devi assolutamente vederlo!:)
Ho letto il tuo articolo con WOKE UP THIS MORNING in sottofondo! Oddio quanto adoro quella canzone!!! Il mio ragazzo mi ha fatto scoprire “I Soprano” l’anno scorso e abbiamo già finito tutte le stagioni! Purtroppo non ci sarà un seguito o per lo meno non con Tony 🙁 Ci sono rimasta malissimo per quello che hai raccontato di Vito..che tristezza!
Cara Stefania non sai che piacere mi fa leggere il tuo commento, se non sbaglio il primo a cui rispondo di persona su uno dei miei itinemari 🙂
Purtroppo riguardo all’attore che interpreta Vito ci sono rimasta male io stessa ma alla fine è un’esperienza anche quella e poi devo dire la verità, mi sono consolata all’arrivo quando ci hanno lasciato all’ingresso dell’HBO Store.. avrei comprato di tutto!