Patrasso o Patra, come la chiamano i greci, spesso non viene neppure menzionata tra le principali mete turistiche anche se è a tutti gli effetti la porta d’ingresso in Grecia per chi viene da Occidente. Pensando alle Isole Greche prese d’assalto durante il periodo estivo è normale che sia così, eppure questa città ha un suo fascino tutto da scoprire.
I traghetti che arrivano qui da Ancona e Brindisi scaricano e caricano continuamente persone e mezzi, turisti di passaggio che si fermano una notte per poi ripartire l’indomani verso altre destinazioni più blasonate. Ma le cose da vedere sono tante e ingannare l’attesa tra uno spostamento e l’altro non sarà così difficile.

Scalinata di Agios Nikolaos
Quello di Patra è un turismo mordi e fuggi, eppure è della terza città più grande della Grecia che stiamo parlando. Una città da teleobiettivo: stretta, trattenuta, scarabocchiata di graffiti, disordinata e rumorosa. Patrasso è una città sorprendente e con tante carte buone da giocare, per certi aspetti mi ricorda Napoli: è un porto di mare ed è il posto dove gli anni sessanta incontrano il nuovo millennio.
Vecchio e nuovo convivono spalla a spalla, passeggiare tra le strade di Patrasso è un incredibile viaggio nel tempo ed è piacevole pensare che ad un passo da casa esista un mondo dove ancora le multinazionali e i grandi brand non hanno preso così tanto il sopravvento sulla vita comune.

Patrasso – Gerokostopoulou
Ecco di seguito alcune mete da non perdere durante il vostro breve soggiorno a Patrasso:
AL MERCATO
Era un sabato mattina e la voglia di fare qualche fotografia mi aveva tirata giù dal letto all’alba. L’idea era quella di fotografare i 192 gradini di San Nicola che portano alla fortezza bizantina ma strada facendo con mia madre ci siamo rese conto dello spettacolo umano che ci si poneva di fronte. Davanti a noi persone comuni allestivano semplici banchi di frutta e verdura, nessuna cineseria, nessun vestito prodotto in Bangladesh e venduto per pochi spiccioli. Soltanto frutta, verdura e un banco di pesce.
Benvenuti negli anni ’60!

Una bancarella in allestimento
Il mercato di Patrasso è un’esperienza particolare dove il bello non risiede nei prodotti patinati e ben presentati, semmai è il contrario! Si nasconde tra gli sguardi genuini delle persone che nel disordine della città mettono in piedi il loro mezzo metro di sopravvivenza.
Se riuscirete a cogliere l’essenza di questo mercato dimenticandovi di tutte le sovrastrutture costruite in anni e anni di globalizzazione riuscirete a vedere il bello della semplicità, come l’abbiamo visto noi.

Al mercato di Patrasso
Camminando tra i banchi le persone ci studiavano, sembravamo due aliene io e mia madre e le persone forse incuriosite dalla macchina fotografica hanno iniziato a reagire come reagiscono i bambini quando vogliono attirare l’attenzione.
È come se quel giorno avessimo creato scompiglio nella loro vita di sempre. Molti di loro si mettevano in posa, altri facevano finta di nulla, qualcuno si nascondeva per timidezza ma in generale sembravano divertiti da quelle ospiti con gli occhi increduli.
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Questa interazione di gesti e di saluti è stata un bagno di felicità! Ad ogni passo scoprivamo una parte viva della città insediata tra gli innumerevoli edifici abbandonati. I palazzi anonimi e deserti sono scheletri di cemento che le donano un aspetto post atomico a tratti surreale, qualcuno la definirebbe “sgarrupata”.

Patrasso – Gerokostopoulou
La sensazione era quella di ritrovarsi nell’immediato dopoguerra o come nel centro della L’Aquila post terremoto, persino Piazza Vasileos Georgiou mi ricordava molto da vicino l’aquilana Piazza Duomo con le due fontane ai vertici opposti e la pavimentazione in discesa.
Ma quest’anima antica non deve trarvi in inganno, il vecchio convive pacificamente col nuovo e Patrasso è una città che ha tantissima voglia di moderno. Te ne accorgi camminando lungo Riga Fereou, una strada chiusa al traffico, popolata da una grandissima quantità di café e ristoranti molto belli, arredati con stile e al passo coi tempi. Locali che non sfigurerebbero certo a Londra e Parigi.
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LA BASILICA DI SANT’ANDREA
ODEON
Patrasso è disseminata di monumenti romani di grande importanza storica. Questi monumenti sono indicativi dello sviluppo della città durante il periodo della dominazione e sono la prova evidente che Patrasso in quel periodo fosse ben voluta proprio dai romani.

Patrasso – Odeon
Tra i siti archeologici di più grande rilevanza che testimoniano la simpatia tra le due città spicca l’anfiteatro romano, l’Odeon, che per bellezza e grandezza è secondo solo a quello di Atene. Questo impianto scenico è ancora oggi in funzione e con una capacità di circa 2.200 posti a sedere in estate ospita spettacoli e concerti. Visitarlo non vi costerà che la fatica di raggiungerlo, l’ingresso infatti è gratuito.

Patrasso – Odeon
UN BICCHIERE ALL’ACHAIA CLAUSS

Vino Mavrodaphne – Cantina Achaia Clauss

Cantina Achaia Clauss

Cantina Achaia Clauss
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